Comunicato Stampa – La solidarietà e chi le rema contro
Ancora una volta chi si sta rimboccando le maniche per fronteggiare la pandemia è sotto attacco; ancora una volta l’incapacità (di alcuni) nel comprendere che tutti possono aiutare per uscire da questa situazione ci lascia alquanto perplessi. Parliamo dei ripetuti e vergognosi attacchi diretti alla nostra Onlus da enti come Possibile Monza e Partito Democratico Monza, i quali hanno tessuto una lunga trama di ipotesi per giungere alla tesi che Bran.Co Onlus vada estromessa dalla collaborazione con l’Amministrazione comunale di Monza e con l’associazione Ristoratori Uniti.
Questi signori vorrebbero, anzi esigono spiegazioni a riguardo. Le chiedono all’amministrazione, ma non abbiamo problemi ad anticiparle noi con l’intento di sollevare il Comune da un’incombenza inutile, immaginando che in questo periodo le istituzioni abbiano già abbastanza da fare su cose più importanti di capricci e piagnistei.
Cari signori, è da marzo che Branco mescola tonnellate di pasti nel pentolone e macina migliaia di chilometri per aiutare il personale sanitario della provincia di Monza e Brianza a concludere delle giornate estenuanti. Lo fa con le proprie capacità, senza entrare in ruoli professionali che non le competono, ma lo fa con molto orgoglio e senza domandare niente in cambio, tantomeno tornaconti politici di sorta, come sembra emergere da alcune velate accuse.
Bran.Co Onlus NON ha nel proprio statuto nessuna posizione xenofoba o razzista e si estromette da qualsiasi pretestuosa e forzata contrapposizione del genere. Bran.Co ha gestito progetti internazionali che non troverebbero spiegazione in una simile dialettica, come le missioni solidariste in terra siriana e palestinese. Bran.Co supporta quotidianamente numerose famiglie italiane in difficoltà poichè come ogni Onlus decide chi aiutare in ottemperanza al proprio statuto, alla legislazione in vigore, e senza l’intromissione di nessun altro.
Possibile Monza e Partito Democratico Monza proseguono poi elencando una serie di associazioni che durante la fase Uno della pandemia hanno collaborato attivamente per la cittadinanza e per la comunità. Tale lista non è certo esaustiva ed appare stilata quasi per delegittimare l’operato di decine di altre associazioni non menzionate, in quello che sembra essere un tentativo infantile di fare a gara su chi è più solidale – ma solo se in pole position rimane chi è politicamente gradito. Che le organizzazioni citate abbiano aiutato la comunità è un’ottima notizia, ne siamo sinceramente contenti, poiché il solidarismo è inclusivo e non è negato a nessuno, per come la vediamo. Ma siccome sembra che siamo i soli a pensarla così, la vera perplessità che abbiamo è come facciano lorsignori ad ammantarsi dei termini “aperto” ed “inclusivo” quando sono gli unici a voler sindacare su chi possa collaborare e chi no, non rendendosi nemmeno conto che questa loro sterile polemica, protratta da giorni, non sta facendo altro che danneggiare, in ultima analisi, proprio chi avrebbe più bisogno di aiuto.
Data la natura totalmente costituzionale di Bran.Co, regolarmente iscritta all’anagrafe Onlus, ci riserviamo di procedere a querele verso chiunque voglia perpetrare ulteriori calunnie sulla nostra associazione.
Risposta che avrei voluto dare anch’io, bravi.